In linea generale l'ansia è una risposta innata e normale ad una sensazione di minaccia concreta o simbolica e ha l'obiettivo di prepararci ad affrontare con la massima allerta il pericolo percepito. L'ansia può essere fisiologica e quindi adattiva, o patologica e quindi disfunzionale.
Il termine “ansia” deriva dal latino “angere” ovvero “stringere” e da un’idea precisa della sensazione di disagio provata da chi soffre di uno dei disturbi in oggetto. Rende perfettamente l’idea di costrizione, imbarazzo e incertezza vissute dal soggetto.
Nel “Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi mentali” vengono individuati come disturbi d’ansia:
- Disturbo d'ansia da separazione
- Mutismo selettivo
- Fobia Specifica
- Disturbo d’ansia sociale
- Disturbo di panico
- Agorafobia
L’ansia tende a manifestarsi già nell'infanzia e persiste quando non curata. Generalmente è più diffusa nella popolazione femminile. Fra i sintomi ricordiamo: tachicardia, eccessiva sudorazione, disturbi dell’apparato gastro-intestinale, insonnia, difficoltà respiratoria, debolezza, ipocondria, pensieri ossessivi, fobie, nervosismo….
Il trattamento per la cura dei disturbi d’ansia associa la psicoterapia cognitivo-comportamentale al trattamento farmacologico con antidepressivi o ansiolitici.
Disturbi di ansia nell’età evolutiva (infanzia e adolescenza) Parte 1^
Disturbi di ansia nell’età evolutiva (infanzia e adolescenza) Parte 2^
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