#iorestoacasa

Stiamo vivendo un momento molto particolare e delicato, difficile non solo dal punto di vista sanitario, ma anche emotivo e psicologico. Il rischio del contagio è solo una faccia della medaglia, l’altra è il rischio di un grave scompenso psichico.

La quarantena provoca una sorta di frattura nel vissuto quotidiano, ci aliena dalla normale routine, dalle confortanti abitudini, limitando la libertà personale.

La nostra casa non è più solo il luogo del sollievo e del riposo, ma diventa la “prigione”, lo spazio dell’isolamento, della privazione dalla dimensione collettiva. Tutto questo provoca un senso di disorientamento, di solitudine, di deprivazione sociale, di malessere psicologico, soprattutto nei giovani e negli adolescenti.

L’epidemia da coronavirus in ultima analisi mette a dura prova la nostra resilienza che si nutre della presenza dell’altro per rinnovare la propria forza e resistenza.
I bambini rischiano di perdere il loro senso di sicurezza, legato al loro “continuum”, alla continuità delle loro attività.

Per tutti quindi è importante dedicarsi ad attività fisiche e manuali, è importante la musica, ballare, muoversi, ma dedicarsi anche ad attività artistiche come dipingere o costruire. Tutto ciò che è attivo ci aiuta a bilanciare la passività legata alla frustrazione.

In questa sezione vi fornirò una serie di consigli pratici per aiutare i vostri bambini in questo delicato periodo, delle “pillole di saggezza quotidiana” da utilizzare in questo momento di “emergenza”, ma comunque sempre utili. Non dimenticate poi che, come ho già avuto modo di sottolineare, la tecnologia ci fornisce un utile supporto in grado di superare la distanza fisica e laddove si rendesse utile, possiamo organizzare anche delle sedute online per approfondire gli argomenti che vi ho proposto o per affrontare qualsiasi problematica vi angusti.

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