Buongiorno Dott.ssa Chiesa, sono una nonna preoccupata, che non vorrebbe intromettersi nel delicato rapporto genitori-figli senza motivo. Le spiego: mio nipote Matteo di 15 anni tornando a casa da scuola si ferma sempre a pranzo da me, è una consuetudine radicata nel tempo. E’ sempre stato un ragazzino estroverso, espansivo, simpatico e …una buona forchetta.
Ultimamente invece è sempre imbronciato, non saluta, risponde male e più che mangiare gioca con il cibo. Negli ultimi anni ho sempre dovuto riprenderlo perché il cellulare è la sua terza mano, e se non ha in mano l’aggeggio infernale, sta chattando o giocando con il tablet.
In queste settimane al contrario siede rigido in un angolo senza le sue “prolunghe tecnologiche” e le volte nelle quali sente il suono di una notifica, si irrigidisce ancora di più. L’altro giorno ho fatto per allungargli il cellulare che squillava e si è inalberato. E’ vero che sono vecchia e superata, ma tento di tenermi aggiornata e sento sempre più spesso parlare di bullismo e cyberbullismo, cosa devo fare? Mio figlio e la moglie sono sempre di corsa, Matteo ha una sorellina di 7 anni che soffre della sindrome di down, non voglio aggiungere loro inutili preoccupazioni.