Partiamo dall’assunto delle Nazioni Unite nel quale si afferma che “il gioco è un diritto fondamentale di ogni bambino” per desumere che l’attività ludica riveste un’importanza decisiva nello sviluppo cognitivo, emotivo e sociale dei piccoli uomini.
I bimbi hanno sempre giocato in ogni epoca e in ogni fase dell’infanzia, perché attraverso il gioco possono scoprire e misurarsi con il mondo che li circonda, possono trasformare la realtà, reinventarla, rappresentarla in modo simbolico.
L’attività ludica ha quindi diverse funzioni che si possono così riassumere: apprendimento, elaborazione esperienze, indipendenza, sviluppo abilità, interazione e crescita sociale.
Nelle diverse tappe evolutive si passa dal gioco solitario (primi mesi) al gioco sociale (dopo i 3 anni). All’inizio il bimbo sperimenta la propria corporeità attraverso il movimento di manine, piedini, attraverso la scoperta di parti di sé, imparando pian piano a differenziare se stesso dal mondo che lo circonda. Crescendo l’attività ludica assumerà un significato simbolico sempre più profondo.
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