Imparare ad imparare

Abbiamo già parlato di metodo di studio in generale e di quanto sia importante.
Ora vorrei affrontare le ragioni pedagogiche del metodo di studio e le strategie più efficaci per aiutare tutti quei bambini che presentano disturbi d’apprendimento.

Il primo aiuto che possiamo fornire ai soggetti che presentano DSA, è infatti insegnare loro come sviluppare efficacemente le proprie potenzialità.
Un metodo di studio produttivo deve aiutarci ad apprendere un argomento nel minor tempo possibile e in modo esaustivo, ma non può esistere un metodo universale, perché ognuno di noi è diverso dall’altro e questo a maggior ragione vale per allievi con disturbi d’apprendimento che seguono percorsi cognitivi diversi rispetto ai coetanei.

Ogni stile cognitivo è legato al modo di essere e di “funzionare” dell’individuo, è legato al canale sensoriale predominante. Sostanzialmente possiamo dire che definisce il nostro modo di conoscere, di incamerare ed elaborare le informazioni. E’ la modalità che ci permette di affinare e sviluppare le nostre abilità.

Gli stili cognitivi determinano il modo di apprendere che caratterizza ciascuno di noi, non esistono stili positivi o negativi, ma dipendono dal nostro modo di essere e di percepire il mondo. Si possono così riassumere:
• Sistematici-intuitivi: comprendono sia quanti devono classificare le informazioni passo a passo per metabolizzarle, sia quanti apprendono per intuizioni estemporanee
• Verbali-visuali: comprendono sia quelli che hanno bisogno di input verbali, sia quelli che hanno necessità di input visivi
• Impulsivi-riflessivi: alcuni hanno modalità di lavoro rapida, altri invece devo ponderare con cura ogni informazione
• Globali-analitici: alcuni hanno bisogno di una visione totalizzante, altri di focalizzarsi sui particolari
• Convergenti-divergenti: comprendono sia coloro che nel problem solving si fondano sulla logica convenzionale, sia coloro che si fondano sul “pensiero laterale”

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