DSA: imparare ad imparare

Gli studenti con DSA hanno bisogno più di qualsiasi altro studente di trovare un metodo di studio efficace, che diventa anche il primo strumento compensativo. Le difficoltà di apprendimento influiscono infatti sulle risorse cognitivo-attentive dei ragazzi e senza un metodo di studio produttivo, qualsiasi strumento compensativo è destinato a fallire.

Gli allievi dislessici, a causa delle loro difficoltà di lettura, di memorizzazione del lessico specifico, di schematizzazione, di composizione dei testi e di organizzazione delle attività didattiche, devono impegnarsi molto più degli altri per progredire nello studio. Sono anche più soggetti a crolli dell’autostima, a senso di inadeguatezza e a stress. Per aiutarli bisogna innanzitutto capire quali siano le abilità da sviluppare e da implementare, quindi decidere quali siano gli strumenti compensativi e le strategie individuali da mettere in atto.

Fondamentale è scoprire ed esaltare i loro punti di forza per aiutarli a sviluppare in autonomia uno stile cognitivo efficace che tenga conto di tutti i canali sensoriali come la vista e l’udito.

Gli studenti con DSA sono intelligenti e possono perseguire qualunque obiettivo scolastico se guidati e sostenuti nella scoperta del proprio stile d’apprendimento, utilizzando gli strumenti tecnologici e didattici più indicati.

La prima tappa del processo d’apprendimento si consuma in classe con la spiegazione dell’insegnante. Lo studente deve essere sicuro di aver capito e deve essere spronato a far domande. Con l’utilizzo di simboli, di parole chiave, di appunti sintetici può fissare i passi più importanti. A casa, attraverso l’uso di mappe concettuali può fissare le informazioni nel tempo. Un lavoro costante aiuterà a sviluppare e memorizzare quanto imparato, senza dimenticare che non sarà la quantità di tempo che conta, ma la qualità.

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