In questa sede vorrei ancora una volta parlare del legame imprescindibile fra scelte didattiche e DSA, ma prima di tutto vorrei chiarire cosa intendiamo con questa sigla che per certi versi è ormai entrata nel linguaggio comune. Con “disturbi specifici dell’apprendimento” indichiamo le difficoltà che alcuni soggetti manifestano in quelle specifiche abilità necessarie allo sviluppo gnoseologico e culturale. I DSA sono disturbi specifici, che interessano esclusivamente determinati processi di apprendimento e che hanno una matrice evolutiva. Il bambino affetto da questo disturbo può avere problemi nella lettura, nella scrittura o nel calcolo. Il dato comune dei DSA è la mancanza di automatismi. I disturbi dell’apprendimento non sono legati a traumi o blocchi psicologici, ma hanno un’origine neurobiologica, per questo è fondamentale una corretta e tempestiva diagnosi che sarà anche il punto di partenza per la costruzione di un piano formativo e di una didattica inclusiva. Il quadro normativo in Italia infatti è caratterizzato dal riconoscimento di un sistema nazionale di istruzione che poggia sull’inclusione di alunni con DSA. La scuola deve mettere al centro la complessità e particolarità di tutti gli studenti attuando strategie di apprendimento che consentano la crescita formativa di tutti.
La didattica dovrà tenere conto della “gravità” del DSA, della presenza o meno di comorbidità (disturbi non legati all’apprendimento, ma che influenzano negativamente i soggetti), del diverso ordine di scuola, del supporto genitoriale, dello stato psicologico del bambino, della capacità di reagire allo stress e all’insuccesso. Ecco perché non può esserci “UNA” didattica per il DSA, ma diverse soluzioni che permettano ai singoli soggetti di raggiungere al meglio gli obiettivi.
L’inclusione a scuola deve poggiare su una didattica individualizzata, che pone obiettivi comuni a tutto il gruppo classe, istituendo però al contempo strategie di recupero individuale e su una didattica personalizzata che si pone obiettivi diversi a seconda delle capacità del singolo studente.
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