Facciamo un passo indietro e chiariamo cosa si intende con didattica: la didattica è la scienza dell’istruzione e una didattica inclusiva si fonda sul riconoscimento dell’individualità e particolarità di ogni studente. L’inclusione offre a ciascuno la possibilità di lavorare nel contesto del gruppo-classe secondo le proprie possibilità personali. Le “necessità educative speciali” devono essere vissute come “necessità educative condivise”, perché sono utili a tutti gli allievi, in quanto rendono più efficace la pratica didattica e più performante il metodo di studio.
La necessità di attuare strategie didattiche inclusive, ha portato il mondo della scuola a riflettere sull’importanza dei processi cognitivi, affettivi e motivazionali che sono alla base di un processo di apprendimento costruttivo. In sintesi l’inclusione, come dice il pedagogista Andrea Canevaro, comporta una prospettiva ecosistemica ampia, la diversità deve essere accettata e rivalutata all’interno di una strategia formativa di ampio respiro.
E’ sicuramente compito della scuola risolvere le difficoltà di apprendimento degli studenti utilizzando metodologie didattiche flessibili che tengano conto dei diversi stili di apprendimento. L’inclusione, non dimentichiamolo, riguarda tutti, perché ognuno di noi è diverso dall’altro.
Condividi:
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)