Il disturbo disintegrativo dell'infanzia è conosciuto anche come sindrome di Heller o psicosi disintegrativa e appartiene alla categoria dei disturbi pervasivi dello sviluppo come l'autismo, la sindrome di Rett e la sindrome di Asperger.
La patologia si manifesta tra i due e i dieci anni in soggetti apparentemente normali, con uno sviluppo regolare. Fra i primi sintomi una regressione delle capacità acquisite e del funzionamento cerebrale .
I soggetti colpiti da sindrome di Heller manifestano deficit di comunicazione, carenze linguistiche, difficoltà motorie e di interazione sociale, inadeguatezza nel gioco simbolico e comportamenti ripetitivi e stereotipati.
Non vi sono cause particolari ascrivibili a questa patologia, ad oggi non abbiamo ancora una teoria unificante che possa spiegarla, ma concorrono fattori genetici, neurologici, immunologici, metabolici, cognitivi, comportamentali, neuropsicologici.
I bambini che soffrono del disturbo disintegrativo manifestano spesso improvvise crisi di aggressività diretta sia verso se stessi che verso gli altri. I loro comportamenti anormali generano spesso angoscia e paura nei genitori che tendono in alcuni casi a chiudersi entro le mura domestiche, amplificando i disagi famigliari. E' importante invece che si sentano sostenuti dal contesto sociale e che venga loro offerto un programma di intervento strutturato e sistematico.
L'approccio al trattamento per questa patologia, è multidisciplinare e l'intervento terapeutico e riabilitativo deve naturalmente coinvolgere non solo il bambino, ma anche il contesto familiare e scolastico. Le opzioni di trattamento possono comprendere anche una terapia farmacologica per controllare aggressività, ansia e agitazione dei piccoli pazienti.
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