L’adolescenza si configura come un periodo dell’esperienza affettivo -cognitiva dell’individuo, nel quale il contesto della realtà extra-famigliare emerge con una forza di attrazione irresistibile, ed in cui ogni passo compiuto in direzione della sua esplorazione assume i caratteri della scoperta. Entro tale contesto esperienziale, la figura dell’amico del cuore svolge un ruolo primario.
Il pari età ha una funzione fondamentale nella scoperta del mondo e del sesso.
A partire dai 10 anni sia i ragazzi, sia le ragazze, fanno comunella a due a due per entrare a far parte dei gruppi e frequentano i gruppi proprio perché sono in due. Sono due che non bastano a se stessi, mentre fino a poco tempo prima questa condizione soddisfaceva ogni loro aspettativa.
Ora si mettono in due per affrontare un gruppo al quale aggregarsi. Una volta entrati nella “banda” si separano e creano piccoli gruppi o altre coppie.
Le prime esperienze importanti sia per i ragazzi che per le ragazze, sono sempre condivise con un compagno o una compagna con il quale farsi coraggio, con il quale condividere il nuovo.
Il trampolino di lancio per entrare nella società è un alter ego che non è necessariamente più cool, ma semplicemente condivide la stessa apprensione e la stessa esperienza.
L’adolescente avverte con grande nitidezza l’interesse per l’espletamento di condotte eplorative che allarghino le sue competenze su nuovi spazi non solo geografici, ma anche antrapologici e relazionali.

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