A che età si può parlare con un bambino della perdita del lavoro?
A qualunque età, la verità è sempre la strada migliore. Proteggere i nostri figli anche da verità “scomode” non è una soluzione. Il silenzio fa molto più male, perché obbliga il bimbo a trovare da solo le risposte all’ansia e al malessere dei genitori, arrivando a colpevolizzarsi e a sentirsi perso. Bisogna scegliere le parole giuste, bisogna essere semplici e diretti, sottolineando che il genitore disoccupato non ha colpe, purtroppo la situazione sfavorevole dipende solo da un difficile momento socio-economico.
Condividi:
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)