Estratto intervista su Angoli Espansione TV 18 giugno 2021 – 3 di 3

Un altro tema purtroppo all’ordine del giorno è quello della disoccupazione o della perdita di lavoro.

Purtroppo è un’altra sfida negativa che le famiglie si trovano ad affrontare. Sono tante le ricerche che mettono in luce l’aumento del tasso di disoccupazione di uno o di entrambi i genitori, in questo periodo di pandemia. La più colpita è la madre impegnata a soddisfare le necessità dei figli legate alla didattica a distanza. E’ proprio lei che più spesso rinuncia al lavoro per seguire i figli nell'avventura della DAD. Lo smartworking materno soffre di più in termini di produttività ed efficienza, perché totalmente assorbita dalle necessità quotidiane di casa e famiglia. Il senso di inadeguatezza delle madri si viene così a riversare sui figli...

Quali sono le conseguenze più comuni di una situazione economica instabile, sugli equilibri famigliari?

Il lavoro ci garantisce un certo “status” sia a livello economico, sia a livello psicologico e sociale, ci garantisce una sorta di equilibrio. Quando viene a mancare la nostra esistenza perde dei presupposti fondamentali, il nostro senso di identità subisce un forte contraccolpo che si riflette anche sui livelli di stress dei bambini. Quest’ultimi cominciano a manifestare problemi di rendimento scolastico, non riescono a concentrarsi sugli obiettivi e si sentono insicuri. La confusione dei piccoli è legata alla difficoltà di capire perché il tenore di vita della famiglia sia completamente cambiato e spesso non ci si possano permettere attività che si davano per scontate: nuoto, calcio, danza... Inoltre i genitori sono spesso depressi, soffrono di perdita di autostima ed identità sociale, conseguentemente fanno fatica a relazionarsi con i propri figli, non sono più in grado di “contenere” i vissuti negativi dei più piccoli e sviluppano un senso di inadeguatezza creando un circolo vizioso dal quale è difficile uscire. Il genitore in pratica non si sente legittimato a dire no, ad imporre i necessari limiti al bambino, conditio sine qua non di una crescita sana…

Cosa si può fare per alleggerire la situazione?

La parola chiave è: COMUNICARE, parlare con loro e spiegare che la situazione è transitoria e che mamma e papà stanno lavorando insieme per trovare una soluzione. Non bisogna sottrarsi alle loro domande e si deve cercare di dissipare i loro timori facendo capire al tempo stesso che si tratta di un “problema da adulti” e che non devono farsene carico.

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