Didattica a distanza e inclusione

Come abbiamo già avuto modo di vedere, i problemi legati alla pandemia hanno reso necessaria la Dad, che deve essere però una soluzione didattica a distanza della quale TUTTI gli studenti devono poter beneficiare. Nessuno deve essere lasciato solo, tutte le barriere, siano esse personali, tecnologiche, cognitive o evolutive, devono essere abbattute.

Dobbiamo quindi mettere in atto strategie didattiche a distanza che siano inclusive, ma, per soddisfare questa condizione, non possiamo dare a tutti le stesse cose, ma dobbiamo dare a ciascuno ciò di cui ha effettivamente necessità. E’ fondamentale porre l’attenzione sui bisogni educativi di quegli alunni che hanno difficoltà. Si devono prevedere sussidi didattici, strumentazione tecnologica e ausilii compensativi e dispensativi per permettere a tutti gli studenti di fruire positivamente di quest’esperienza di studio a distanza.

Per soddisfare i requisiti di una dad inclusiva, è necessario innanzitutto considerare le tipologie di deficit e le problematiche di carattere psicologico, sociologico ed economico degli studenti con difficoltà. E’ importante attivare un buon canale comunicativo fra famiglie e scuola, per far sì che alunni e genitori non si sentano abbandonati e si devono anticipare, per quanto possibile, tutte quelle situazioni che potrebbero determinare l’esclusione di un gruppo di studenti.

Attenzione, partecipazione, empatia e comunicazione sono fondamentali per fare una buona didattica a distanza, che comunque non dovrebbe essere l’unica proposta formativa.

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