Attacchi di panico – Intro

Attacchi di panico

Panico dal greco PANIKOS, aggettivo di Pan divinità silvana.
Pan, il dio metà uomo e metà caprone, è una figura sfuggente della mitologia greca, infatti pur avendo spesso un ruolo centrale nei racconti, non è una divinità Olimpica. Pan viveva nei boschi dell’Arcadia dove si divertiva a terrorizzare ninfe e viandanti con le sue apparizioni e sparizioni improvvise. E’ da qui che nasce il termine panico, inteso come un’incontrollata paura, un terrore improvviso.

Dalle leggende mitologiche ai giorni nostri: purtroppo gli attacchi di panico sono diventati un disturbo che affligge una fetta sempre più importante della popolazione, con un’incidenza maggiore nei soggetti di età compresa fra i 18 e 25 anni. Studi recenti hanno stimato che il 33% di giovani che vivono in una realtà urbana, ha sofferto almeno una volta nella vita, di un attacco di panico.

Le crisi di panico non si possono far risalire ad una sola causa specifica, ma ad un insieme di concause che interagiscono fra loro: stress, fatica psicologica, predisposizione all’ansia, caratteristiche della personalità, insicurezza cronica, uso di sostanze attivanti.

Queste crisi sono caratterizzate da un incontrollato e primordiale senso di ansia che sfocia in un’angoscia e un terrore incontenibili, che fanno temere al soggetto per la propria incolumità fisica e psicologica. L’individuo ha paura di impazzire, di svenire, di avere un infarto, di morire.

Gli attacchi di panico si accompagnano non solo ai suddetti disturbi psichici, ma anche a veri e propri disturbi somatici: sudorazione, tachicardia, nausea, vertigini, brividi, vampate, parestesie, tremore, soffocamento.

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