Genitori e adolescenza

Il periodo dell’adolescenza è un momento che tanti genitori aspettano con timore, perché spesso i timidi e dolci bambini che abbiamo accudito, confortato e sorretto, si trasformano in ragazzini scontrosi, chiusi, irascibili e intrattabili.

Il periodo dell’adolescenza è difficile tanto per i figli quanto per i genitori. I ragazzi cambiano non solo dal punto di vista fisico, ormonale e anatomico, ma anche psicologico, sociale e relazionale. Il travaglio emotivo e fisico porta i giovani da una parte a desiderare maggior libertà ed indipendenza, dall’altra hanno ancora bisogno di sentirsi “rispecchiati” e rassicurati nei confronti di un cambiamento che non comprendono fino in fondo.

I genitori devono essere in grado di “mettersi in gioco” con i propri figli investendo nel rapporto con impegno, premura, determinazione e dedizione. Devono rendersi disponibili senza essere intrusivi, devono sostenere senza intervenire ad ogni costo. Devono concedere fiducia, senza abbandonare il controllo. E’ insomma un gioco di sottili equilibri fatto di concessioni e divieti. Non si può essere troppo rigidi e protettivi, ma non si può neppure abdicare completamente. L’adulto ha ancora una funzione di contenimento e di filtro, deve valutare attentamente ogni situazione che l’adolescente si trova ad affrontare e deve garantirgli empatia e comprensione. La capacità d’ ascolto è fondamentale in questo periodo, non dobbiamo solo tempestarlo di domande, ma dobbiamo imparare ad ascoltarlo, partendo dai suoi silenzi e dalle sue pause. Il buon rendimento scolastico non deve essere la nostra unica preoccupazione, ma dobbiamo incoraggiarlo a fare delle scelte autonome, a pensare creativamente al suo futuro.

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